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Il robot che sembra un serpente e si muove nel principio di una pianta.

 

L’invenzione viene dall’università di Stanford in California, l’idea viene appunto dalle piante e più in particolare dall’edera. Gli studiosi hanno visto come questa pianta cerca di arrampicarsi su uno scaffale in cerca di luce. Il robot in questione è stato studiato proprio per imitare questo comportamento, molto comune anche dai viticci, dalle radici e dalle ife.

Un robot di dimensioni ridottissime (28cm) che riesci a raggiungere il 25.000% della sua dimensione una volta gonfiato al massimo (72 metri). Perchè si parla di gonfiare? In sostanza questo robot viene letteralmente gonfiato con una pompa pneomatica. Inoltre questo robot sarà in grado di cambiare la sua forma, quindi di trasformarsi in uncino per afferrare oggetti o strumenti o per compiere alcune azioni importanti (può sollevare fino a poco meno di 70kg).

Qui sotto un video dimostrativo

 

Si è immaginato come in situazioni di emergenza esso possa essere molto utile per chiudere valvole del gas oppure portare beni essenziali alle persone in difficoltà difficilmente raggiungibili. Potrà essere usato per portare acqua o ossigeno oppure per potersi muovere laddove un arto umano avrebbe difficoltà a fare. Può raggiungere i 35km orari.

Si è anche pensato che possa avere dei benefici a livello chirurgico ma solo se in dimensioni ridotte (in realtà ci sono già delle apparecchiature che fanno bene il loro lavoro come già succede per la coronarografia).

VIA | Focus