L’ultimo saluto a Ian Murdock

A circa una settimana dalla morte noi di HDroid vogliamo esprimere l’ultimo saluto a Ian Murdock il quale ha regalato molto a tutti noi. Infatti come molti sapranno quest’uomo è stato il fondatore di Debian e di APT (Advanced Packaging Tool). Se non fosse stato per lui non avremmo usato Debian e di seguito Ubuntu e tantissime altre distribuzioni che hanno come madre proprio Debian, inoltre i nostri sistemi non arebbero il famoso APT che ci permette di installare i pacchetti con facilità. Ma non è solo per questo che vogliamo ricordarlo, bensì anche perchè è stato un uomo che ha lavorato con passione e che ha dato il massimo nei suoi progetti. Vogliamo quindi far riflettere tutti voi e metterci in prima linea nel cercare di imitarlo. Come sapete qui su HDroid ci occupiamo molto di Linux, e continueremo a farlo mettendoci un pizzico di passione in più deicandola a chi come Ian ci ha permesso di utilizzare questi fantastici sistemi.

Un pò della sua storia l’abbiamo letta su Wikipedia, anche se non racconta molto vogliamo comunque condividerla con voi.

Da Wikipedia

Ian Murdock (Costanza, 28 aprile 1973 – San Francisco, 28 dicembre 2015) è stato un informatico statunitense. Fondatore di Debian, di APT Advanced Packaging Tool e della distribuzione commerciale Progeny Debian.

Scrisse il manifesto Debian nel 1993 mentre studiava all’università Purdue, dove conseguì la sua laurea in informatica.

Scelse il nome Debian dalle prime tre lettere del suo nome e di quello dell’allora fidanzata Debra (che sposò e dalla quale divorziò nel 2008). In seguito ha fondato anche la compagnia Progeny Linux Systems, chiusa il 1º maggio 2007.

Il 28 dicembre è stato trovato morto a San Francisco, dove lavorava a Docker. Il giorno prima era stato arrestato per violenze e resistenza a pubblico ufficiale e scarcerato dietro ammenda. Gli ultimi tweet di Ian denunciano ripetute violenze e umiliazioni, anche sessuali, subite durante la detenzione e proseguite fin dopo il rilascio. Ad una prima intenzione di suicidio espressa sul social, seguiva un’affermazione della volontà di combattere nel futuro contro l’abuso di potere esercitato dai dipartimenti di polizia americani. A distanza di 4 giorni, causa e circostanze della morte non sono ancora chiare.