Mancano ormai solo poche ore all’evento che ci separa dall’annuncio ufficiale degli attesissimi progetti Google nel settore della tecnologia, e non possiamo non mostrare in anteprima alcune delle novità che Google svelerà nella giornata di domani.

Al contrario dell’anno precedente, Big G si è impegnata maggiormente per rendere questo Google I/ 2016 un evento più interessante, sono state prese alcune decisioni che potrebbero rivelarsi vincenti ed alcune di queste sono:

  • l’utilizzo di un palcoscenico più grande, quindi ci aspettiamo un numero elevato di utenti che seguiranno l’evento;
  • l’adozione dell’a realtà aumentata per eseguire un Live Stream dell’evento a 360° anche per coloro che non potranno essere presenti concretamente;
  • la diffusione di alcune interessanti novità ancora prima dell’inizio dell’evento.

Guardiamo le novità addentrandoci nei dettagli:

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Foto by Androidpit.com

Android N ? N come Nutella? Speriamo abbia un nome pronunciabile!

Una delle novità più attese al Google I/O è certamente la nuovissima release di Android, forse giungeremo alla versione 7.0 oppure scaleremo di poco le versioni attualmente presenti trovando spazio per un Android 6.2… dirlo è ancora abbastanza difficile.

Riguardo al nuovo sistema operativo troviamo funzioni decisamente interessanti quali una versione di Doze ottimizzata, il che significa che N ottimizzerà ulteriormente l’autonomia dei nostri dispositivi bloccando in modo più aggressivo i processi attivi in background e agendo sulle performance del dispositivo per ottenere il massimo da ogni smartphone.

N non è solo novità, anzi, sembra trattarsi più che altro di un minor update che va a migliorare tutte le funzioni di Marshmallow sbloccando quelle che erano bloccate in precedenza, un esempio può essere la funzione MultiWindow che è ufficialmente abilitata sulle preview di Android N attualmente installate a bordo di alcuni dispositivi Nexus.

Per citare un’altra delle migliorie apportate troviamo le nuovissime API Vulkan che consentirebbero di ridurre i consumi energetici agendo sulle performance della GPU e migliorerebbero l’esperienza di gioco e la fluidità con cui le animazioni all’interno del sistema vengono eseguite.

Un esempio delle API Vulkan lo possiamo già trovare a bordo di Samsung Galaxy S7 che dimostra infatti tutte le potenzialità di questa nuova miglioria.

Una grande parola, VR. La Realtà Virtuale è un grande business per Google

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Si è parlato molto spesso di visori per la realtà aumentata, di Oculus Rift, di Gear VR e anche di HTC Vive. È ormai evidente che il business della realtà aumentata, con un valore stimato di miliardi di dollari, non possa che migliorare le sue aspettative di successo.

Google non vuole di certo stare ad aspettare e molto probabilmente assisteremo all’annuncio di alcuni nuovi visori virtuali nella giornata di domani, e anche di fascia alta!

Dimenticate dunque il Google Cardboard da 20$ in cartone, Google ha qualcosa di più appetitoso da annunciare e la parola chiave sembra essere “stand-alone” che tradotto significa, visore indipendente, autonomo (senza necessità di utilizzare uno smartphone come display).

Project Tango, la frontiera del virtuale per cellulari, realizzata da cellulari.project-tango-5

Per eseguire una mappatura di una struttura o di un complesso architettonico occorre possedere una strumentazione molto accurata e costosa; ora, immaginate invece di poter scansionare qualsiasi oggetto realizzandone un prototipo virtualizzato in 3D utilizzando semplicemente il vostro dispositivo.

Project Tango è mirato a raggiungere una frontiera attualmente discussa da molti, quella del 3D avanzato in cui ogni cosa può essere virtualizzata e mostrata su un visore per la realtà aumentata sfruttando strumenti a disposizione dell’utenza.

Quindi in conclusione: visori per la realtà aumentata e project tango sono studiati per essere parte di un ecosistema più grande.

 

Tante applicazioni. Per tutti

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Nella giornata di ieri Google ha reso pubblica la sua nuova applicazione sociale chiamata Spaces in grado di mettere in comunicazione amici, sconosciuti ed utenti e condividere il sistema Google semplicemente in modo diretto da un’unica semplice app.

Spaces mette in collegamento Youtube, Google News, Chrome e tutti gli elementi del colosso di Mountain View e permette di condividerli con i nostri conoscenti o con coloro che rientrano nelle nostre cerchie.

Domani Google si appresterà a chiarire meglio il funzionamento degli spaces e molto probabilmente assisteremo alla presentazione di altre applicazioni per l’utenza Android ed IOS.

 

Google Play mette radici anche in Chrome OS e sui Chromebook

Chrome OS è un po’ a secco di applicazioni? Niente paura! Google sta lavorando per portare il Google Play Store anche sui dispositivi marchiati Google OS, quindi Chromebook e ChromeOS riceveranno tutte le App proprietarie di Android.

 

Per il momento è tutto, attendiamo la giornata di domani per ulteriori approfondimenti sulle novità del Google I/O 2016.