Nemmeno al Google I/O era stato possibile vederlo in funzione dove il boot aveva fallito miseramente, ma oggi, davanti allo stupore di Seth Newburg, ingegnere di Google al lavoro su questo progetto innovativo, finalmente Project Ara, lo smartphone modulare, si avvia con gran successo.

A questa gran traguardo era presente anche Paul Eremenko, uomo al capo del progetto, che definisce lo smartphone tramite la sua visione: “Tutto nel mondo sta diventando più piccolo, tranne gli smartphone. Io non seguirò la moda, porterò uno smartphone mini sul mercato”.

Alle obiezioni del giornalista, Eremenko risponde prontamente: “Il bello di Ara è che non devi decidere. Puoi avere un phablet per quando vai in ufficio e devi leggere mail, e un mini-smartphone per quando esci con gli amici o con una ragazzaIl modello plug-and-play è stato risolto ed attuato per quasi tutte le piattaforme, tranne che per gli smartphone, dove tutto è connesso alla CPU tranne batteria e SIM. Prendete per esempio un USB, nella quale potete collegare molte periferiche diverse tra di loro. Gli smartphone non hanno un bus e questo è il problema che vogliamo risolvere”.

In una conferenza futura conosceremo anche Spiral 2, un nuovo prototipo che avrà chip appositamente creati anziché emulatori, il che significa compiere un grande passo in avanti su questa nuova tecnologia. In fin dei conti Project Ara è riuscito ad avviarsi, con l’aggiunta di moduli senza mai doverlo resettare o spegnere e aspettiamo presto Febbraio 2015, che potrebbre essere il periodo in cui verrà rilasciato sul mercato.

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