Si parla spesso di evoluzione tecnologica pensando al nuovo modello di smartphone, ad una batteria al Grafene o al dispositivo con il pannello solare integrato. Ma questo non è tutto quello che la tecnologia è in grado di offrire.

Il Giappone è un punto di riferimento per quelle centinaia di migliaia di scienziati che tutti i giorni si preoccupano di migliorare la salute del nostro pianeta, introducendo tecnologie rivoluzionarie in grado di risolvere epidemie, la fame nel mondo e per migliorare la salute dell’uomo aiutandolo a superare le difficoltà quotidiane.

Anche questa volta, il paese più avanzato al mondo nel settore della robotica è riuscito ad annunciare un nuovo progetto che prevede la costruzione di fattorie in cui si possono coltivare ortaggi, in particolare della lattuga.

Si tratta di una vera e propria azienda agricola automatizzata dove robot interagiscono tra loro e si occupano di questi vegetali. Attualmente, la produzione è incentrata solo sulla lattuga e l’azienda robotica promette di iniziare la produzione nel 2017 con circa 30’000 capi di lattuga ogni giorno, anche se si spera di poter incrementare la produzione di mezzo milione di capi al giorno, dato che sostanzialmente parliamo di capannoni a più strati dove le piantine hanno 4’400 metri quadrati per crescere.

Il direttore del progetto Koji Morisada dichiara che:

La piantagione avrà ancora bisogno di personale, ma il resto del processo, compresi la raccolta, sarà fatto (da robot industriali)

 

Se vi state domandando quali siano i pro di questo progetto innovativo, beh direi che c’è più di un motivo per passare alla produzione automatizzata:

  • La lattuga non conterrà pesticidi in quanto crescerà in capannoni isolati dall’esterno e questo diminuirà il rischio di contrarre malattie, di inquinare l’ambiente e ottimizzerà la produzione notevolmente;
  • Senza trattamenti la qualità della lattuga sarà di gran lunga superiore a quella fatta crescere tramite mutazioni genetiche;
  • Tutto l’impianto occuperà poco spazio in quanto si protrarrà su più livelli ottimizzando la disposizione delle piantine.

Non ci resta che aspettare e osservare che strada prenderà questo tipo di coltura automatizzata che partirà in Giappone il prossimo anno.

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