Il ragazzo britannico nei giorni scorsi ha lavorato nel suo garage a un progetto davvero interessante, ha voluto costruire il primo prototipo di bicicletta volante.
Giorni prima aveva pubblicato un video dove spiegava in cosa consisteva la sua nuova invenzione e ha mostrato senza troppi giri di parole i vari procedimenti per arrivare alla sua “hoverbike”.
Di cosa si tratta…
ha iniziato a costruire un rigido telaio di alluminio partendo dalla calandratura di due tubolari quadrati e man mano con qualche saldatura qua e la ha incluso il manubrio, la pedana, dei rinforzi e le protezioni per le due eliche.
Ha pensato di utilizzare come propulsori due motori con le relative eliche e supporti che si usano per il parapendio a motore o paramotore montati intelligentemente in modo che ruotino uno in senso opposto all’altro proprio per annullarne le coppie.
Come al solito il cablaggio dell’elettronica, la bulloneria e tutte le strumentazioni sono realizzate a regola d’arte manca solo un serbatoio più capiente per non doversi fermare a fare il pieno.
Colin per potersi muovere avanti e in dietro accelera in modo indipendente i due motori ma ciò non gli permette di alzarsi troppo da terra perché si sbilancerebbe, ma dove sarebbe il divertimento se fosse facile da guidare?
Nel video a realizzazione ultimata l’inventore non manca di originalità non solo durante la risoluzione dei vari problemi di progettazione ma anche per come con coraggio e imprevedibilità riesce ad interessare il suo pubblico, unendo a una idea quel pizzico di “pazzia” spesso necessario per dare sfogo alla creatività.
Personalmente trovo molto innovativa e divertente il prototipo di Colin potrebbe tra l’altro essere un valido mezzo per potersi muovere su vari tipi di superfici inclusa l’acqua… spero, nel caso in cui stia leggendo il mio articolo, di non avergli fornito un’idea troppo pericolosa con l’ultima frase 🙂
Aggiornamento 13:30 30.04.16
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