Ogni disco allo stato solido (SSD) si può considerare al giorno d’oggi come un dispositivo di memoria supplementare per velocizzare un computer installando programmi e posizionando file pesanti ed esosi di risorse all’interno del disco per velocizzare l’avvio del computer.

Cosa accadrebbe se i dischi allo stato solido sostituissero in modo definitivo i dischi rigidi?

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Sembra difficile da immaginare visti i prezzi a cui queste memorie vengono vendute ma la strada delle memorie SSD è in rapida diffusione, per dimostrarcelo Samsung presenta un nuovo chip delle dimensioni di un francobollo in grado di immagazzinare 512GB di file con velocità sostenuta.

Il nuovo componente consentirebbe di sfiorare velocità pari a 1500MB/s in lettura e ben 900MB/s in scrittura stracciando gli ordinari dischi allo stato solido provvisti di porta Sata 6Gb/s.

Samsung non considera questo chip una vera e propria rivoluzione, in quanto è stato impiegato per la realizzazione di un disco molto più capiente (circa 16TB di memoria allo stato solido), la rivoluzione si presenterà nei prezzi di vendita che sono destinati a diminuire nei prossimi mesi.

Il costo effettivo delle memorie SSD deriva dal loro processo produttivo che richiede l’impiego di macchinari ad alta efficienza e precisione, le NAND 3D stanno rivoluzionando il mercato di queste memorie rendendo i prezzi più appetibili per la maggior parte degli utenti.

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